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Incontro con Simonetta Lorigliola! Biblioteca del Vino sabato 12 ore 18.00

Simonetta Lorigliola, studi filosofici, è giornalista e vive a Trieste.

Con Luigi Veronelli ha collaborato alla Guida Ristoranti e alla rivista da lui diretta, “EV. Vini cibi intelligenze”.

Ha coordinato la comunicazione sociale per Altromercato, la maggiore organizzazione di lavorato nel commercio equo e solidale in Italia. È stata tra i promotori del movimento per una nuova contadinità t/Terra e libertà/critical wine. Ha diretto per 4 anni “Konrad. Mensile di informazione critica del Friuli Venezia Giulia”. Oggi coordina le attività culturali dell’Alta Scuola italiana di gastronomia “Luigi Veronelli” con sede a Venezia.

Questo libro vi prende e vi porta direttamente sul suolo erboso punteggiato di fiori blu di una vigna singolare e molteplice. Il racconto è una passeggiata linguistica dentro il bosco che quella vigna affianca, poco prima dell'ambiente e del mondo che contribuisce a creare. Troverete, lungo il cammino, un intreccio enoico e immaginativo. Biografìe incrociate e poco cronologiche, quelle di Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, i Vignai da Duline. E poi, divagazioni e paradigmi in vigna. Pause in cantina. Pezzi di Friuli, Tocai giallo. Arbe garbe. Insetti utili. Malvasia. Carème. Prugne umeboshi. Soldati e Veronelli. Gelsi e siepi. Pinot nero. Masanobu Fukuoka. Chardonnay. Erba medica di Premariacco. Critica dell'assaggio. Casarsa. Osmizze. Potatura relazionale. Api e vespe. Picolit. Vitis rupestris. Respirerete un sistema sentito e praticato. Chioma integrale. Mucca verde. Per Lorenzo Mocchiutti il vigneto è la nave spaziale in orbita nel viaggio verso una viticoltura yesterday, today, tomorrow. Quotidianamente lavora per dare materialità a una visione agricola. E per trasformarla. Enviromentally sound. Le sue pratiche raccontano il meticoloso rispetto della terra, a partire dalla fisiologia della pianta e dalla vitalità del suolo, essenziali a un'agricoltura diffusa, partecipata, sensata: l'unica che guardi e si faccia avanti. L'unica che generi vini d'eccellenza, che distillino territorio. La sua opera perderebbe ogni ragione di esistere se restasse chiusa in quel 'clos'. Da là, si è d'altronde autonomamente defilata e si sta trasformando in un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune. Postfazioni di Ilaria Bussoni e Michele Spanò.

Durante l'incontro degustazione con Lorenzo Mucchiutti (vignaio da Duline) che dialogherà con l'Autrice.

Posti limitati, Biblioteca del Vino, Consigliata prenotazione a leradicidelvino@gmail.com

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